Vela: Ruggero Tita vince il mondiale con la tecnologia trentina
Settembre 2022

Ruggero Tita e la tecnologia trentina rimangono sulla cresta dell’onda. Dopo l’oro olimpico a Tokyo 2020, è arrivata quest’anno anche la vittoria di potenza all’europeo di Aahrus (Danimarca) e la consacrazione iridata al mondiale di Nova Scotia (Canada). Il velista trentino, in coppia con la compagna di regata Caterina Banti, si è così confermato il campione da battere nella categoria Nacra 17, con una barca che non è mai stata così veloce e tecnologica, grazie anche alle componenti sviluppate e stampate in 3D da ProM Facility

Una collaborazione vincente

Squadra che vince non si cambia. Lo sapeva bene Ruggero Tita quando, nel 2021, con la medaglia olimpica ancora al collo, è tornato a Rovereto per rinnovare la collaborazione con il laboratorio di prototipazione di Polo Meccatronica, l’incubatore high-tech di Trentino Sviluppo. Obiettivo: rendere la barca ancora più tecnologica e competitiva in vista del mondiale e dell’europeo 2022.

Titanio e stampa 3D: scopri come è iniziata la collaborazione con ProM Facility

Lo strozzatore in titanio con pulegge in resina rinforzata

Il primo componente su cui Tita si è messo a lavorare assieme ai tecnici di ProM Facility dopo le Olimpiadi è stato lo strozzatore. Si tratta di uno strumento autobloccante che, agganciato a un cavo di acciaio e a una corda di nylon, assicura il timoniere alla barca e gli impedisce di cadere in acqua. 

  • ESIGENZA: riprogettare il componente che si trova normalmente in commercio, con l’obiettivo di renderlo più piccolo;

  • SOLUZIONE: il pezzo è stato ridisegnato interamente e stampato in titanio (l’originale è in acciaio). Le pulegge che contiene al proprio interno per permettere alla corda di scorrere sono state stampate in 3D con una resina rinforzata da microsfere in ceramica;

  • RISULTATI: il volume del pezzo è stato ridotto del 63%. Prima di essere stampato in 3D, il modello dello strozzatore è stato sottoposto a varie analisi FEA (Finite Element Analysis), che hanno consentito di verificare gli sforzi a cui sarebbe stato sottoposto e le deformazioni che avrebbe potuto subire. Il pezzo finito è stato infine testato sul banco prove meccaniche fino alla rottura delle cime avvenuta con circa 600Kg, dimostrando che è in grado di tenere più peso di quanto possano tenere le corde a cui è agganciato.

I carter dei paranchi

Carter e paranchi erano già stati sviluppati da ProM Facility, ma un cambio dei parametri ufficiali della disciplina hanno costretto i tecnici a una riprogettazione.

  • ESIGENZA: ridisegnare i carter in modo che non avessero come funzione principale l’aerodinamicità;

  • SOLUZIONE: i pezzi sono stati ridisegnati utilizzando un forma più classica e stampati in PA12, un materiale plastico che si caratterizza per l’alta resistenza agli sforzi;

  • RISULTATI: l'analisi fluidodinamica ha dimostrato che la nuova configurazione riesce a mantenere una buona dinamicità.

Lo strumento per calibrare

Prima di mettere in acqua il Nacra 17, che è provvisto di foil, è necessario controllare che queste speciali “pinne” che fanno volare la barca sull’acqua siano perfettamente allineate con lo scafo. 

  • ESIGENZA: sviluppare un dispositivo che consentisse di verificare l’angolo d’inclinazione dei foil;

  • SOLUZIONE: è stato disegnato e stampato in PA12 uno strumento che si infila nel foil e ne controlla l'allineamento con lo scafo grazie a una livella laser. La precisione, in uno strumento come questo, è fondamentale e anche il millimetro fa la differenza. I tecnici di ProM Facility hanno quindi utilizzato anche la tomografia a raggi-X, che ha permesso di verificare la planarità del pezzo, confrontandola con il modello creato al pc;

  • RISULTATI: il dispositivo permette un controllo facile, veloce e preciso.

Trentino: un territorio naturalmente votato allo sport-tech

Il Trentino è una palestra naturale per lo sport outdoor, che trova nelle montagne, nelle valli e nei laghi il luogo ideale dove svilupparsi. Questa crescita è sostenuta anche da startup e imprese innovative nate e sviluppatesi grazie al sostegno dalla Provincia autonoma di Trento, che vede nello sport-tech un asset strategico per lo sviluppo del territorio. La storia di Ruggero Tita, in questo contesto, è esemplare. Quella con ProM Facility non è infatti l'unica collaborazione tecnologica che ha intrecciato con il territorio. Il campione di Cognola si è affidato anche per esempio, per la categoria Moth, alle competenze di due giovani fratelli ingegneri e della loro Garda Carbon Lab.

Ruggero Tita e lo sport-tech Made in Trentino: scopri di più!