Trentino e Biotech: una storia di successo.

Grazie agli investimenti messi in campo negli ultimi anni dai privati e dalla Provincia autonoma di Trento - oltre 30 milioni di euro all'anno - il Trentino ha assistito ad una crescita costante del settore delle biotecnologie, un settore che oggi si colloca al quinto posto in Italia per volume d’affari generato.

Il know-how industriale sviluppato in Trentino include dispositivi medicali, integratori farmaceutici e alimentari, applicazioni diagnostiche, ingegneria biomedicale e investigazioni biomolecolari e microbiologiche. Questi sono i fattori che hanno permesso di disegnare una mappa delle competenze unica nel settore Biotech, dalla genomica applicata alla lotta contro il cancro alle applicazioni nel campo dell’Agrifood, dalla bioinformatica alla medicina personalizzata e ai dispositivi eHealth, dalla microbiologia alla biologia cellulare e molecolare con un’attenzione particolare alla neurobiologia. 

La mappa delle eccellenze della ricerca nel settore Biotech trentino sono:

  • Università di Trento: Centro Biotech, CIBIO (Center for Integrative Biology), CIMeC (Center for Mind/brain Sciences), Cosbi (Centre for Computational and Systems Biology) e LaBSSAH (Laboratory of Biomarker Studies and Structure Analysis for Health)

  • Fondazione Edmund Mach

  •  Fondazione Bruno Kessler, in particolare con il progetto Trentino Salute 4.0

  • Centro di Protonterapia dell’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari, per la cura dei pazienti oncologici e la ricerca in ambito clinico e fisico

Esplorare le nuove frontiere della medicina attraverso le tecnologie più avanzate è al centro della strategia di investimenti del Trentino per garantire benessere e qualità della vita ai cittadini attraverso diagnosi non-imaging con tecnologie data-driven e metodologie di medicina personalizzata e proattiva.