Entrando sembra ancora di sentilo quell’aroma di tabacco, pare di poterle toccare le grandi botti colme di foglie di Virginia, o quelle più scure di Kentucky, il tabacco seccato attraverso il fumo di legni speciali.
Ti pare di vederle quelle sagome, scrutando dentro le tre enormi porte in legno, grandi a sufficienza da poterci entrare con i carri.
Il fascino dello storico opificio rivive in questo lembo di Manifattura Tabacchi. Costruito a fine Ottocento, una quarantina di anni dopo rispetto al corpo centrale delle “Zigherane”, il Botti - assieme all’Essicatoio, all’Orologio, al Greggi e al Forno - costituisce una tessera di quel grande puzzle che racconta una storia gloriosa.
Quella della Manifattura Tabacchi di Borgo Sacco, il più importante sigarificio dell’Impero Austroungarico nel 1854, quando iniziò la produzione.
Una fabbrica che arriverà ad occupare oltre 2.000 addetti, diventando centro di innovazione tecnologica e sociale: prima in provincia ad accendere l’elettricità (1903), prima a dotarsi di un banco di mutuo soccorso (1920, Banca Giuditta), prima ad avviare l’asilo nido aziendale (1923).
Il “Magazzino Botti”, un edificio monopiano di circa 630 metri quadrati, è stato completamente riqualificato nel 2017: nuova copertura in legno, realizzata sopra quella esistente che rimane a vista, adeguamento statico e sismico, restauro delle facciate, sostituzione dei serramenti esterni mantenendo il disegno originario, miglioramento della prestazione energetica, nuova impiantistica elettrica, meccanica e antincendio.
Ora è uno spazio produttivo dal grande fascino. A disposizione di un’impresa che ne desideri raccogliere il testimone scrivendo nuove pagine di passione e innovazione
L' edificio monopiano ha una pianta rettangolare con lato lungo di 34,42 m e lato corto di 18,37 m, per una superficie lorda totale di circa 632 mq. L' altezza massima al colmo è di 8,23 m. E' costituito da due padiglioni accostati con doppia facciata a timpano, con doppia copertura a doppia falda e compluvio centrale. L' accesso avviene dal piazzale nord-est attraverso tre grandi portoni a doppia anta in legno.
Il sistema di pilastri e arcate che sorregge le travi di copertura (in prossimità del compluvio centrale) divide longitudinalmente lo spazio interno del padiglione.
L’ immobile è stato completamente riqualificato nel 2017, realizzando i seguenti interventi:
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nuova copertura in legno, realizzata sopra quella esistente che rimane a vista;
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adeguamento statico e sismico delle strutture portanti alle normative vigenti;
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risanamento delle murature;
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restauro delle facciate;
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sostituzione dei serramenti esterni mantenendo il disegno originario,
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realizzazione di bussole pedonali in prossimità dei portoni in legno;
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miglioramento della prestazione energetica;
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nuovo impiantistica elettrica, meccanica e antincendio.
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