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L’anima manifatturiera che ha guidato la crescita di Rovereto nei secoli è ancora viva e pulsante, ha soltanto cambiato pelle.
Come abbiamo accennato nel capitolo dedicato all’archeologia industriale di Rovereto, le grandi industrie manifatturiere che hanno trasformato, nei secoli, il volto della città hanno lasciato il posto a tante nuove imprese, sempre più in linea con le attuali specializzazioni scelte dal Trentino per perseguire uno sviluppo che sia davvero sostenibile.
Dal cotone alla meccatronica, dal tabacco alla circular economy. Per Rovereto l’adattamento alla contemporaneità è passato da un cambio di paradigma, condotto senza mai rinnegare il passato. Si tratta di un balzo verso il futuro che si presta bene ad essere raccontato attraverso la storia dei due grandi Poli tecnologici del Trentino, realtà innovative che proprio a Rovereto hanno trovato l’ambiente perfetto per crescere: Polo Meccatronica e Progetto Manifattura.
I Poli tecnologici di Rovereto: una storia di rinascita
I due poli non condividono soltanto la città d’insediamento ma anche la stessa storia di rinascita post-industriale: Progetto Manifattura e Polo Meccatronica, infatti, sono nati sulle ceneri di complessi industriali un tempo animati da grandi imprese che, tra l’800 e il ‘900, hanno rivoluzionato l’assetto sociale e produttivo della città, accompagnandola nel proprio cammino verso la modernità.
Quando è stato il momento di entrare nella contemporaneità, la storia non ha esitato a ripetersi: grazie a Trentino Sviluppo, agenzia per lo sviluppo e il marketing territoriale della Provincia autonoma di Trento nata a Rovereto nel 1986 e incaricata della gestione dei 2 Poli Tecnologici, la città ha potuto contare su due realtà forti, innovative e attrattive pronte a guidare, ancora una volta, lo sviluppo futuro della città.
Polo Meccatronica è l’incubatore high-tech di Trentino Sviluppo e sorge sullo storico compendio che un tempo ospitò il cotonificio Pirelli, dove dal 1925 al 1982 si lavorava il cotone destinato alla produzione di cavi elettrici e pneumatici.
L’hub tecnologico si sviluppa su 130 mila metri quadrati, dove imprese, studenti e ricercatori progettano, producono e fanno ricerca insieme favorendo lo sviluppo sociale ed economico dell’intero sistema produttivo trentino. Al suo interno sono insediate circa 78 aziende e realtà industriali e sono ospitate 4 scuole con corsi professionali, tecnici e di alta formazione, per un totale di circa 450 studenti.
Il polo ospita anche ProM Facility, un laboratorio di prototipazione meccatronica unico in Italia, frutto della collaborazione tra Provincia autonoma di Trento, Trentino Sviluppo, Fondazione Bruno Kessler e Università di Trento.
Progetto Manifattura è uno dei più grandi incubatori d’Europa nell’ambito della green economy e un centro di innovazione industriale nei settori dell’edilizia ecosostenibile, dell’energia rinnovabile, dell’economia circolare, dello sport-tech e delle biotecnologie. Offre alle imprese una piattaforma produttiva composta di spazi fisici (compresi i 25 mila metri quadrati del nuovo compendio Be Factory), infrastrutture, servizi, competenze e conoscenze specializzate.
L’incubatore è frutto del recupero dei 9 ettari della storica Manifattura Tabacchi, che per più di 150 anni a partire dalla metà dell‘800 ha dato lavoro a centinaia di operai e operaie.
Progetto Manifattura ospita anche il primo distretto italiano per l’energia e l’ambiente (Habitech), tre centri di ricerca (CIMEC, CeRiSM e Microsoft COSBI), il corso di laurea magistrale in Scienze degli sport di montagna e acceleratori per startup.