Il braccio meccanico della ruspa solleva i grandi tronchi come se fossero stuzzicadenti e li fa rotolare sul nastro trasportatore. Il rumore delle lame che affondano rapide nel legno riporta alla mente ricordi antichi, anche se l’enorme macchinario è nuovo di zecca. Il suo compito è quello di trasformare i tronchi grezzi – grandi, bruni e irregolari – in parallelepipedi squadrati, lisci e uniformi, pronti per essere tagliati di nuovo. A manovrarlo, dall’alto di una cabina piena di schermi e pulsanti colorati che ricorda un’astronave, le mani veloci dell’operaio specializzato.
Siamo a Casolla Legno, segheria della Val di Ledro specializzata nella produzione di pallet, che ha fatto dell’innovazione il proprio punto forza. La nuova segatronchi, arrivata in azienda da un anno, è l’ultimo tassello di un percorso di rinnovamento che ha portato l’impresa a cambiare quasi interamente il proprio “parco macchine”, con l’obiettivo di diventare competitiva e sostenibile grazie all’innovazione.
IL VIDEO-RACCONTO
Casolla Legno: la storia dell'azienda
Fondata da Ivano Casolla nel 1980 come impresa specializzata nel taglio boschi, Casolla Legno si è trasformata in segheria specializzata nella produzione di pallet e imballaggi industriali nel 1988, grazie anche all’entrata dei fratelli Sergio, Claudio e Mauro.
«Casolla Legno – spiega Nicola Casolla, figlio di Ivano – è un’azienda a conduzione famigliare che abbraccia una filiera del legno 100% trentina, partendo dalla raccolta del legname in foresta, il trasporto e la trasformazione in pallet finito. Ci distinguiamo per la vasta gamma di prodotti e la loro customizzazione. Non siamo infatti incentrati su una produzione standard, ma seguiamo le specifiche esigenze dei clienti». L’azienda ledrense, in cui sono impiegate una ventina di persone, è in grado di produrre anche lotti di piccole quantità e irripetibili (non in serie), garantendo il massimo livello di personalizzazione.
«I nostri principali clienti – continua Casolla – sono aziende manifatturiere del nord Italia, che abbracciano i più svariati settori, come l’acciaio, la carta, la chimica, la farmaceutica e la logistica, solo per citarne alcuni». Queste aziende utilizzano i pallet per consegnare le proprie merci in tutto il modo, anche fuori UE. E proprio per le spedizioni extra Unione Europea, Casolla Legno è certificata per il processo di heat treatment, che sterilizza il legno riscaldandolo a una temperatura interna minima di 56°C per almeno 30 minuti, così da uccidere i parassiti e renderlo sicuro per l'esportazione.
La segheria 4.0
In Casolla Legno è da sempre viva la convinzione che, per rimanere competitivi sul mercato, è necessario tenersi aggiornati e abbracciare le nuove frontiere tecnologiche. Negli ultimi 4-5 anni l’azienda ha cambiato la maggior parte dei propri macchinari. Dopo il rinnovo della linea chiodatura e del reparto multilame, nel 2023 è arrivata la nuova segatronchi. Un investimento di più di un milione di euro, che ha permesso di aumentare la produttività, ha rivoluzionato il modo di concepire le fasi di lavorazione e ha reso l’azienda più sostenibile da un punto di vista ambientale.
In questa partita un aiuto importante è arrivato dalla Provincia autonoma di Trento attraverso l’Avviso FESR 1/2022, che garantisce alle PMI trentine contributi a fondo perduto per sostenere parte delle spese necessarie all’ammodernamento delle proprie linee produttive. Ma non solo.
«Il bando – spiega Martino Collotta, che in azienda ha seguito in prima persona il progetto – prevedeva anche la presenza di un assessor che ci supportasse soprattutto nelle fasi preliminari e di sviluppo dell’idea. Il fatto di aver messo nero su bianco le nostre intenzioni e aver coinvolto degli enti esterni, ci ha fatto ampliare le vedute e integrare la sostituzione della macchina con un software gestionale. Adesso sappiamo precisamente cosa entra e cosa esce dalla lavorazione e ciò ci permette di avere un controllo più accurato sugli acquisti e sui tempi di lavorazione. In pratica abbiamo cambiato il modo di lavorare».
Sostenibilità ambientale
Per Casolla Legno la sostenibilità è un aspetto fondamentale. L’azienda sfrutta infatti gli scarti di lavorazione per la produzione di energia verde, utilizza pannelli fotovoltaici e si affida a una filiera del legno certificata. Adesso, in seguito all’acquisto del nuovo macchinario, è diventata ancora più sostenibile. «La segatronchi – chiude Collotta - è la tipologia di macchinario più energivoro di tutta l’azienda, era quindi importante sceglierne uno all’avanguardia, che ci permettesse di evitare gli sprechi. Il modello che abbiamo scelto è bicoupe, ovvero taglia i tronchi sia all’andata sia al ritorno ed è dotato di inverter che vanno in standby quando il macchinario è in pausa e che si compensano in base allo sforzo, risparmiando picchi di energia inutili».
Avviso FESR 1/2022: l'iniziativa in breve
Si tratta di un contributo a fondo perduto nell'ambito del nuovo Programma FESR 2021-2027, volto a sostenere il rilancio della propensione agli investimenti di imprese già strutturate ed operanti sul mercato. L’obiettivo è finanziare gli investimenti produttivi materiali e immateriali e le spese di consulenza, migliorando i processi aziendali delle aziende e rafforzandone la competitività. Il miglioramento dei processi produttivi potrà comprendere sia l’introduzione di nuovi processi, sia il perfezionamento o la ricombinazione della conoscenza già esistente nell’impresa.