Costruire macchinari che ancora non esistono? Ci pensa RK
L'impresa, dall'animo 100% meccatronico, è nata e cresciuta nel Polo di Rovereto

Dalla ricerca all'impresa

Una storia d'impresa, quella di RK, che nasce nella mente di un giovane ingegnere, classe 1981, tra i primi laureati in Meccatronica dell'Ateneo trentino e dottore di ricerca, sempre in meccatronica. Dopo aver approfondito la materia, Andrea Rao, attuale amministratore delegato di RK Macchine, capisce che per lui la realizzazione professionale sarebbe arrivata dall'avvio di una propria attività imprenditoriale. Inizia così ad immaginare un'azienda in grado di realizzare una nuova generazione di macchinari completamente personalizzati.

Rao propone l'idea a Trentino Sviluppo e viene accolto nel percorso di preincubazione. Poco dopo il valore innovativo della proposta l’ha portato ad essere selezionato nell'ambito del bando Seed Money-FESR 2011, gestito da Trentino Sviluppo per la Provincia di Trento. Dopo appena 8 mesi di preincubazione, nel 2012, l'impresa RK viene ufficialmente costituita e si insedia in uno stabile in zona industriale di Rovereto.

Ingegno per l'industria

All'iniziale attività di progettazione ingegneristica per l'industria, RK avvia anche la produzione meccatronica con la gestione dei macchinari dalla loro ideazione all'assistenza post-vendita. Si tratta di creazioni uniche e studiate sulle peculiarità delle attività dei clienti, dalle più classiche alla robotica, dalla lavorazione dei materiali all'assemblaggio, dal confezionamento alla logistica fino al controllo qualità, senza dimenticare il legame con il mondo della ricerca con macchinari dedicati a test con un livello di precisione che arriva fino al micron.

L'attività cresce anno dopo anno, con macchinari sempre più complessi da realizzare. Insieme ad essa cresce anche il numero di dipendenti - oggi circa una decina tra ingegneri, operai specializzati e personale amministrativo - così come crescono i collaboratori e il fatturato.

Una scelta naturale: Polo Meccatronica

Mentre lo spazio a disposizione di RK in zona industriale inizia ad essere stretto, sempre a Rovereto, in via Zeni, Polo Meccatronica sta crescendo sempre più, con l'ingresso di grandi gruppi del settore e il fiorire di startup innovative e piccole-medie imprese con interessi affini. E così il legame, già forte, con Trentino Sviluppo, porta in modo naturale alla scelta da parte di RK di entrare a far parte del Polo in uno spazio di 1.000 metri quadrati.

“Era difficile capire di quanto spazio avremo avuto bisogno nel prossimo futuro. Per questo - spiega Rao – una soluzione modulare per noi era la soluzione ideale. Inoltre, all'interno del Polo siamo in stretto contatto con altre aziende del settore e nel cuore del cluster trentino della meccatronica”.

Le collaborazioni non mancano sia a livello locale (ad esempio con Solidpower a Mezzolombardo e Bonfiglioli in Polo Meccatronica), ma anche nazionale e internazionale, in particolare in Germania.

Il macchinario del futuro

“Ogni macchina per noi è progetto unico. Il momento più bello del nostro lavoro – dice Andrea Rao – è quando la testiamo dal cliente e vediamo che tutto funziona alla perfezione. In quel momento, dopo averla immaginata, progettata e creata, siamo pronti per salutarla. Da ogni lavoro impariamo qualcosa di nuovo che cerchiamo di mettere a frutto nella commessa successiva”.

“Non c’è dubbio – conclude Rao - il nostro miglior macchinario è quello che realizzeremo domani”.

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