Trascorrere un periodo all’estero lavorando fianco a fianco con un imprenditore affermato, in uno scambio proficuo di esperienze e competenze. Questo in sintesi è “Erasmus for Young Entrepreneurs”, il programma di mentoring imprenditoriale internazionale, finanziato dalla Commissione europea, che offre a nuovi imprenditori – o aspiranti tali - l’opportunità di collaborare con imprenditori esperti di un altro Paese. Lo scambio può durare da 1 a 6 mesi, con la possibilità di svolgerlo in differenti periodi di tempo nell’arco di un anno. I benefici sono reciproci: il neoimprenditore apprende nuove conoscenze e buone prassi gestionali utili allo sviluppo del proprio business, mentre l’imprenditore ospitante ha l’occasione di collaborare con partner stranieri e informarsi sui nuovi mercati.
Il “Sistema trentino”, sempre proattivo nell’ambito delle iniziative a favore degli scambi culturali e professionalizzanti a livello internazionale, organizza un incontro di approfondimento sul tema il 19 settembre alle 17:30 in Progetto Manifattura a Rovereto. Un’occasione unica per scoprire nel dettaglio come funziona il programma e incontrare imprenditori che vi hanno già partecipato.
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Per scaldare un po’ i motori in vista dell’evento, Invest in Trentino ha deciso di raccontare le storie di un’imprenditrice e di un imprenditore trentini che hanno già vissuto questa esperienza, rispettivamente nel ruolo di ospitante e di ospitato. Conosciamoli insieme!
Luca Olzer: da Pergine Valsugana ai Paesi Bassi
«È stata una bellissima esperienza, professionale e umana. Con Theo abbiamo lavorato molto, ma ci siamo anche confrontati su cosa significasse per noi essere imprenditori in un settore particolare come quello della liuteria. Ne sono emerse idee che tutt’ora mi ispirano».
Luca Olzer ha 38 anni, è di Pergine Valsugana e costruisce strumenti musicali da quando è adolescente. Era all’ultimo anno di liceo scientifico quando ha costruito il suo primo basso elettrico. Da quel giorno non ha più smesso, guidato da una curiosità e da una passione che in 20 anni non ha mai perso. Diplomato in pianoforte jazz al conservatorio Bonporti di Trento, ha frequentato la “Scuola internazionale di liuteria” di Parma, dove ha imparato in modo professionale a fare il liutaio. Si è messo in proprio nel 2018 e due anni dopo, a inizio 2020, è partito alla volta di Weesp (Paesi Bssi) dove ha lavorato per un mese con il liutaio Theo Marks nell’ambito del progetto “Erasmus for Young Entrepreneurs”. «Ho scelto di partecipare a questo scambio - spiega Olzer - soprattutto per l’aspetto formativo. Noi liutai lavoriamo sempre da soli e le occasioni di confronto sono poche. Queste opportunità vanno prese al balzo, perché ti permettono di crescere professionalmente».
I due imprenditori – anche se Olzer ammette che «definirmi imprenditore mi fa ridere, perché questo non è un lavoro che si fa per il guadagno» - in un mese hanno costruito assieme un violoncello. «Abbiamo chiesto a un’importante orchestra di Amsterdam di affidarci uno strumento del '700, per poterlo replicare. Ne abbiamo registrato il suono, lo abbiamo analizzato nel dettaglio e abbiamo cercato di capirne tutte le peculiarità. Parallelamente abbiamo parlato a lungo su come concepiamo il nostro lavoro e come ci impegniamo per renderlo unico».
Da un paio d’anni Luca Olzer si è specializzato in viole e i suoi clienti sono prevalentemente musicisti di musica classica. Ciò che continua a guidarlo è la ricerca di una strada personale, di un approccio unico. «Per farlo è necessario mantenere viva la passione e la curiosità, che si possono alimentare con esperienze come quella offerta dall’Erasmus per imprenditori. Queste iniziative, più vengono sviluppate e più funzionano, perché la ricchezza di questi progetti è data soprattutto dalle persone che vi partecipano».
Paola Moschini - Macro Design Studio: un host a Progetto Manifattura
«Siamo guidati da una forte spinta verso il mondo esterno e dal desiderio di trasmettere il seme della sostenibilità anche in professionisti provenienti da altri settori e aree geografiche. Senza contare che lavoriamo da sempre in inglese e in un contesto internazionale. Potremmo quindi dire che il progetto Erasmus for Young Entrepreneurs rispecchia perfettamente il DNA della nostra impresa».
Spiega così Paola Moschini, fondatrice di Macro Design Studio, le principali ragioni che l’hanno spinta a partecipare nel ruolo di host al programma di mentoring internazionale promosso dall’Unione europea. L’impresa, insediata in Progetto Manifattura, l’incubatore green di Trentino Sviluppo, dal 2012 fornisce servizi di consulenza in materia di sostenibilità, soprattutto nell’ambito delle certificazioni degli edifici. Nel 2016 ha ospitato per sei mesi Andrés Rodríguez, architetto spagnolo con grande passione per l’architettura e la sostenibilità ambientale.
«Volevamo qualcuno – spiega Moschini - che avesse voglia di imparare e, soprattutto, di portarsi a casa delle nuove competenze. È stata una bellissima esperienza, anche perché in quegli anni era molto difficile trovare qualcuno interessato ai temi della sostenibilità».
Anche adesso che Macro Design Studio è una realtà affermata e che la sostenibilità è sulla bocca di tutti, la necessità di aprirsi verso l’esterno è rimasta una prerogativa importante. «Noi siamo sempre disponibili a opportunità come questa, che forniscono la straordinaria occasione di mettere le basi per importanti collaborazioni e creare un proprio network a livello europeo».