Forum per la Ricerca: presentata la Carta di Rovereto 2025
Giugno 2025

Il mondo della ricerca e dell’innovazione in Trentino fa un altro passo in avanti. Sono passati poco più di 5 mesi dal 30 gennaio, giorno in cui è stato dato il via ufficiale alla seconda edizione del Forum per la Ricerca – Trentino Research Habitat. In quella sede, 15 esperti scientifico tecnologici si sono confrontati con 30 esponenti degli enti di ricerca trentini, dell’università, delle categorie economiche, delle rappresentanze sindacali e della cooperazione per individuare strumenti e aree di innovazione strategiche necessari per rafforzare il ruolo della ricerca nel contesto territoriale. In questi mesi il team scientifico ha lavorato alla stesura della “Carta di Rovereto 2025”, che è stata presentata il 13 giugno a Progetto Manifattura.

«Questo documento rappresenta una guida per le future politiche di ricerca e sviluppo del Trentino, in risposta alle sfide che il territorio è chiamato ad affrontare, forte delle proprie eccellenze e capacità. In particolare, le linee di indirizzo si rivolgono alla necessità di rafforzare la sinergia tra gli interventi pubblici e gli investimenti privati in ricerca e innovazione, di valorizzare ulteriormente il capitale umano e l’attrazione di talenti, e di potenziare il coordinamento tra gli attori del sistema».

Achille Spinelli, vicepresidente della Provincia autonoma di Trento e assessore allo Sviluppo economico, lavoro, famiglia, università e ricerca

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Il contesto: un percorso in divenire

Il Forum per la Ricerca 2025 continua il grande percorso iniziato dalla Provincia nel 2019 con la prima edizione dell’iniziativa, che aveva portato alla  stesura della “Carta di Rovereto sull’innovazione”. Un documento fondamentale per il territorio, che ha alimentato il Programma Pluriennale della Ricerca e le politiche per l’innovazione, facilitando il potenziamento dei poli scientifico-tecnologici e delle infrastrutture esistenti, la nascita del Polo Idrogeno e del Polo Scienze della vita, l’attrazione di talenti e la digitalizzazione della PA. Un percorso strutturato che, a fine 2024, è valso il riconoscimento del Trentino come Regional Innovation Valley

Carta di Rovereto 2025: aree di interesse e linee di indirizzo

La Carta di Rovereto 2025 parte da un’analisi del contesto socioeconomico e da una valutazione delle maggiori criticità e sfide presenti nel settore della ricerca e dell’innovazione in Trentino, arrivando infine a indicare una serie di linee di indirizzo strategico necessarie per rafforzare il sistema territoriale.

«Abbiamo scelto soluzioni pratiche e azioni tangibili per rafforzare la governance integrata tra pubblico e privato, aumentare la capacità di autofinanziamento, l’internazionalizzazione e l’attrazione di talenti, puntando su una collaborazione strutturata tra tutti gli attori del territorio. La sinergia tra imprese, università e centri di ricerca è oggi la leva chiave per trasformare l'innovazione in valore reale. Il riconoscimento del Trentino come “Regional Innovation Valley” dimostra che il territorio è pronto a competere tra i più innovativi d'Europa. Oggi è necessario un ulteriore cambio di passo: saper coniugare cooperazione e competizione in modo sostenibile».

Emiliano Audisio, curatore editoriale del Forum della Ricerca

Guarda l'intervista a Emiliano Audisio

Le aree di interesse, all'interno delle quali si strutturano le linee di indirizzo, sono 6:

  1. Governance strategica e sinergia di sistema
  2. Investimento privato e trasferimento tecnologico
  3. Capitale umano e attrazione dei talenti
  4. Innovazione e internazionalizzazione integrata
  5. Comunicazione coordinata e branding territoriale
  6. Infrastrutture abilitanti e poli tecnologici

1. Governance strategica e sinergie di sistema

COORDINAMENTO INTERISTITUZIONALE E MODELLO "COOPETITIVO"

Sono necessari il rafforzamento della collaborazione tra gli enti trentini e il potenziamento del ruolo di governance strategica della Provincia. Per farlo, gli esperti consigliano l’adozione di un modello coopetitivo – che combina cooperazione e competizione tra enti, necessario per rafforzare la capacità di attrarre fondi europei e globali - e la diversificazione delle fonti di finanziamento oltre a quelle provinciali (revenue sharing sui brevetti, fondi di venture capital promossi da università e associazioni locali per promuovere startup e spinoff).

 

BILANCIAMENTO TRA DIMENSIONE TERRITORIALE ED EXTRATERRITORIALE

Un bilanciamento tra la dimensione trentina e quella nazionale e internazionale è fondamentale per attrarre investimenti, mantenendo un equilibrio tra apertura e radicamento territoriale. Tra le azioni suggerite troviamo meccanismi premiali per partnership con le aziende, la promozione di centri di ricerca privati cofinanziati con risorse pubbliche, l’istituzione di dottorati industriali in collaborazione con le imprese e lo sviluppo di laboratori condivisi. 

 

BILANCIAMENTO TRA RICERCA FONDAMENTALE E APPLICATA

Un modello efficace per armonizzare questi due ambiti prevede di destinare una quota obbligatoria dei ricavi generati dalla ricerca applicata al finanziamento della ricerca di base. Un altro meccanismo abilitante è il potenziamento di piattaforme tematiche regionali che allineano obiettivi scientifici, applicazioni industriali e bisogni sociali concreti.


2. Investimento privato e trasferimento tecnologico

ATTIVAZIONE DEL CAPITALE PRIVATO PER L’INNOVAZIONE E FERTILIZZAZIONE DEL SISTEMA PRODUTTIVO

Rafforzare gli investimenti privati in ricerca e sviluppo (R&S) e trasferimento tecnologico è un obiettivo strategico prioritario per la Provincia, che dovrebbe premiare progetti con evidenti ricadute di mercato e dimostrata sostenibilità economico-finanziaria. È fondamentale, contestualmente, stimolare l’attrazione di aziende ad alta intensità di R&S, diffondere una cultura dell’innovazione e incentivare la collaborazione tra piccole imprese con realtà più grandi e orientate all’innovazione.

 

POTENZIAMENTO DEL TRASFERIMENTO TECNOLOGICO

Questo obiettivo richiede l’aumento degli spazi collaborativi (fisici e intangibili), il potenziamento di programmi come Trentino Startup Valley, il sostegno continuo agli spinoff universitari, la valorizzazione del dottorato industriale e l’incentivazione di progetti collaborativi tra enti scientifici e imprese.


3. Capitale umano e attrazione dei talenti

SVILUPPO MANAGERALIALE E MOBILITÀ PROFESSIONALE

È fondamentale per la crescita di un territorio investire sulla formazione manageriale dei ricercatori e sull’attrazione di talenti. Lo si può fare intensificando gli accordi di collaborazione con università ed enti di ricerca internazionali, premiare attraverso finanziamenti i ricercatori disposti a trasferirsi in Trentino e sostenere percorsi post-laurea all’estero, con clausola di rientro in provincia di Trento al termine degli studi.

 

POLITICHE DI ATTRAZIONE E RETENTION

In questo contesto è strategico implementare i servizi per ricercatori e famiglie, incentivare la parità di genere (adottando per esempio il blind recruiting nelle selezioni del personale) e integrare in modo strutturale le discipline sociali e umanistiche nei progetti tecnologici.


4. Innovazione e internazionalizzazione integrata

CONNUBIO TRA R&S E APERTURA INTERNAZIONALE DELLE IMPRESE

Nell’ambito degli interventi pubblici, un fondo di venture capital territoriale, sportelli unici per l’innovazione, piattaforme digitali collaborative, percorsi formativi specialistici, missioni commerciali tematiche e accordi con hub internazionali dell’innovazione, sono strategie efficaci per supportare l’innovazione e l’internazionalizzazione.


5. Comunicazione coordinata e branding territoriale

POSIZIONAMENTO COME "RESEARCH HABITAT" E STRUMENTI DI ENGAGEMENT TERRITORIALE

Una narrazione unitaria e una strategia di branding territoriale sono determinanti per favorire l’attrazione di talenti e il posizionamento del territorio come Research Habitat d’eccellenza. Un ruolo decisivo in questa narrazione possono rivestirlo il Muse (fungendo da ponte tra scienza, società e cultura), l’alta qualità della vita, la partecipazioni coordinata a eventi internazionali e il potenziamnto del Festival dell’Innovazione (Wired Next Fest Trentino, giunto alla terza edizione).


6. Infrastrutture abilitanti e poli tecnologici

POTENZIAMENTO DELLE FACILITY STRATEGICHE E RUOLO DEI POLI SCIENTIFICO-TECNOLOGICI

Le infrastrutture di ricerca sono dei catalizzatori della collaborazione tra mondo accademico e industria. Il Trentino ha sempre creduto in questo ruolo e attualmente ospita 2 poli scientifico-tecnologici e 4 Business Innovation Centre. Nel 2022 è stato approvato un documento strategico che ha individuato 4 priorità (legate ai 4 pilastri della Strategia di Sviluppo Intelligente - S3):

  • Potenziamento Polo Meccatroncia e ProM Facility (Industria Intelligente)
  • Creazione Tess-Lab e Polo idrogeno (Sostenibilità, montagna e risorse energetiche)
  • Sviluppo Polo Scienze della vita (Salute, alimentazione e stili di vita)
  • Realizzazione Polo ICT (ICT e trasformazione digitale)

Il Forum suggerisce di rafforzare ulteriormente questo modello attraverso nuove infrastrutture di prova e sperimentazione, moltiplicando l'investimento pubblico con capitali privati.


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