Dalla ruota panoramica di Las Vegas agli stadi dei mondiali di calcio di Doha e Brasile (compreso il mitico Maracanã), dalle funivie delle Alpi ai pozzi petroliferi alla grandi navi: c’è un filo, anzi una robusta fune di acciaio, che lega alcuni tra i migliori impianti al mondo. Il filo è Latif, il laboratorio tecnologico di impianti a fune della Provincia autonoma di Trento. E' qui che vengono decine tra multinazionali ed aziende leader per testare le funi destinate a sorreggere strutture avveniristiche, autentici gioielli di ingegneria e design.
Latif svolge circa 300 prove all’anno su funi e componenti - quali pulegge, cabine, pali, veicoli - che rappresentano le parti più sollecitate degli impianti di risalita. Ma non solo. A Ravina sono testati anche dadi aeronautici, destinati a Boeing e Airbus, e le funi petrolifere.
Il laboratorio della Provincia è il punto di riferimento di una cinquantina di aziende, diverse per settori settori e dimensioni. La maggior parte del nostro lavoro è rivolto alle aziende di impianti a fune, sciistici in particolare. Ma non mancano grandi imprese interessare ai test per le funi di sostegno di grandi impianti, piuttosto che aziende anche trentine che chiedono un test su ganci traino destinati all’utilizzo agricolo, oppure a sistemi di disgaggio o difesa da caduta massi e valanghe. La legge prevede che le funi degli impianti di risalita che trasportano le persone debbano essere controllati ogni anno, così da verificare la tenuta dei singoli fili che le compongono. In questo caso, Latif si è specializzato nella verifica della strumentazione per il controllo magneto induttivo - una sorta di scanner -che corre lungo l’intera lunghezza della fune.
A Latif si rivolgono anche i centri di ricerca di multinazionali che in casa non hanno gli impianti per test di funi sofisticate o di grandi dimensioni, ma anche università italiane ed europee interessate allo sviluppo di specifici componenti.