Nel Polo Tecnologico di Trento arriva la farmacologia innovativa di Sibylla Biotech
Giugno 2021

Da una parte microscopi e provette. Dall’altra server e data center. Sono questi gli strumenti di lavoro di Sibylla Biotech, startup innovativa nata nel 2017 che ha da poco trovato casa al Polo tecnologico di Trento, soluzione ideale per proseguire con il percorso di crescita intrapreso. 

«La scelta di trasferirci in questo incubatore è legata alla necessità di muoverci in un ambiente fertile per startup, ma soprattutto alla possibilità offertaci da Trentino Sviluppo di appoggiare la nostra piattaforma informatica a un data center molto potente».

Lidia Pieri, amministratrice delegata Sibylla Biotech 

La conferma del Trentino come luogo dove impostare un percorso di crescita non è casuale. Il Trentino è un territorio fertile, con un sostrato di conoscenze efficace in diverse materie scientifiche e con percorsi di formazione ad alto contenuto innovativo in grado di formare personale pronto per il salto in azienda. 3 delle ultime figure entrate a far parte del team di Sibylla Biotech, ad esempio, sono neolaureati provenienti dalla Laurea Magistrale in Quantitative and Computational Biology dell’Università di Trento.

Dalla ricerca al mercato: la storia di Sibylla Biotech 

Sibylla Biotech SRL (sibyllabiotech.it) nasce in un contesto accademico di alto livello e si dimostra sin da subito come una delle più interessanti realtà nel panorama biotech nazionale. Nata con il triplice endorsment di Università di Trento, Università di Perugia e Istituto Nazionale di Fisica Nucleare Infn, nel 2019 la startup ha convinto a scommettere sulla propria crescita uno dei principali fondi di venture capital a livello nazionale, Vertis Venture 3 Tech Transfer che ha garantito all’azienda un finanziamento di 2,4 milioni di euro, uno dei maggiori investimenti degli ultimi anni in Trentino.

Grazie al sostegno economico di un investitore di questo livello e al sostegno di tutto il Sistema Trentino – con particolare riferimento a HIT Hub Innovazione Trentino nella fase di trasferimento tecnologico – Sibylla Biotech può oggi concentrarsi sullo sviluppo di relazioni di carattere commerciale con le case farmaceutiche italiane e straniere, con un portfolio clienti tra cui figura già una delle top 10 multinazionali del farmaco. 


Il protocollo innovativo di Sibylla Biotech 

Sibylla Biotech è un progetto nato per trasformare in realtà d’impresa una rivoluzionaria tecnologia sviluppata all’Università di Trento da un gruppo di ricerca “misto”, composto da fisici del Dipartimento di Fisica dell’Università di Trento - afferente all’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare – e da biologi dell’Istituto Telethon Dulbecco e del Dipartimento CIBIO dell’Università di Trento.

Il gruppo di ricercatori è stato in grado di elaborare una prospettiva farmacologica completamente innovativa, brevettando nel 2018 un metodo potenzialmente in grado di superare i problemi dell’approccio tradizionale aprendo, di conseguenza, a nuovi target farmacologici - persino per patologie che ad oggi sono considerate incurabili – e a grandi potenzialità di mercato. 

La chiave del nuovo approccio è la biologia computazionale, ovvero il connubio tra biologia, informatica e analisi di grandi quantità di dati che promette di rivoluzionare il mondo della farmacologia. L’azienda è in grado di ricostruire al computer una simulazione del percorso attraverso cui si formano le proteine nelle cellule, un sistema innovativo che permette di elaborare nuove tipologie di farmaci applicabili a qualunque area terapeutica, compreso la cura dei tumori – con particolare riferimento al cancro al pancreas, al colon rettale, ai polmoni e al seno – alla quale i ricercatori di Sibylla lavorano assiduamente.

Il sistema di Sibylla, infatti, è in grado di identificare molecole in grado di sopprimere l’espressione di proteine responsabili per gravi patologie neurodegenerative e ritenute fino ad oggi “undraggable” dalla farmacologia tradizionale, ovvero non trattabili con alcun metodo o farmaco.