Una soluzione innovativa per ottimizzare le parti strutturali di Robee, il robot umanoide dell’impresa brianzola Oversonic Robotics impiegato nell’industria meccanica, farmaceutica e nei servizi di assistenza alla persona.
Con questo innovativo progetto 6 studenti del Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Trento hanno vinto la quarta edizione della PROTO Challenge, l’inziativa della Fondazione Hit – Hub Innovazione Trentino che fa collaborare studenti e ricercatori trentini impegnati nella progettazione meccanica con il mondo delle imprese. A supportare il gruppo di lavoro in queste 10 settimane di sfida, il coach Ciro Malcarne, tecnico di ProM Facility, il laboratorio di prototipazione rapida e stampa 3D di Polo Meccatronica a Rovereto.
Il team di giovani innovatori ha ricevuto in premio un e-ink tablet, strumento di lavoro che agevola lo svolgimento di molte attività di progettazione e studio ingegneristico, mentre Oversonic Robotics potrà beneficiare di un premio in servizi tecnologici o di consulenza offerti da ProM Facility.
L’ottimizzazione di Robee
La sfida del team vincitore era quella di ottimizzare le parti strutturali di Robee, il robot umanoide antropomorfo di Oversonic Robotics, dotato di sistemi di navigazione autonomi avanzati e interazione vocale. Nello specifico i 6 ragazzi si sono concentrati sul miglioramento del movimento e della forma di tibia e femore.
I risultati ottenuti sono stati notevoli:
-
riduzione del 69% della massa delle componenti della gamba
-
miglioramenti estetici
-
conferimento di un aspetto più umanoide
-
adattamento alla produzione additiva.
La challenge è stata un’esperienza autentica per tutti gli studenti partecipanti, che hanno avuto l’opportunità di lavorare all’ottimizzazione delle performance meccaniche di prodotti ed elementi industriali attraverso l’utilizzo di un software fornito da Beta Cae, che permette di simulare le prestazioni. L’output a cui sono giunti è un disegno CAD 3D del prodotto ottimizzato e riprogettato in modo tale che fosse prototipabile con tecniche additive, ibride o tradizionali.
Questa iniziativa di open innovation ha rappresentato un'interessante occasione di sviluppo e di crescita anche per le imprese, che in questa sfida che coinvolge i mondi della ricerca, dell'istruzione universitaria e il tessuto imprenditoriale locale, hanno potuto esplorare i benefici della manifattura additiva sui propri prodotti o componenti meccanici esistenti.
L’edizione 2022 della PROTO Challenge
Quest’anno hanno partecipato alla PROTO Challenge 32 studenti e dottorandi dell’Università di Trento, in particolare del corso di laurea triennale in Ingegneria Industriale e dei corsi di laurea magistrale in Ingegneria Meccatronica e in Management e Ingegneria dei sistemi industriali.
Sono stati supportati da 5 esperti nel campo della manifattura additiva e hanno eseguito analisi e simulazioni di ingegneria meccanica sulle componenti dei prodotti delle aziende partecipanti.
Le imprese che hanno preso parte alla quarta edizione della PROTO Challenge sono:
-
Bermat: costruisce auto sportive biposto per pista e strada totalmente personalizzabili on-line;
-
CMV Costruzioni Meccaniche Valentini: progetta, costruisce, installa e mette in servizio macchine e impianti per la siderurgia;
-
Double S: produce ferri di cavallo e articoli per mascalcia;
-
Elixe: si occupa di nuove tecnologie per la protezione dei metalli, lavorazione di tubi e cilindri, attrezzature innovative per le operazioni interne;
-
Oversonic Robotics: progetta e costruisce cobot antropomorfi umanoidi con integrati evoluti sistemi di navigation autonoma e voicebot.
La PROTO Challenge fa parte dei progetti europei “INNOADDITIVE” e “iProduce“ ed è un’iniziativa di Hub Innovazione Trentino realizzata in collaborazione con l’Università di Trento, Trentino Sviluppo e ProM Facility, Confindustria Trento, il Contamination Lab e NOI Techpark, con la partnership di Beta Cae.