Agritech, sharing economy, biotecnologie, digitalizzazione dell’istruzione, sicurezza informatica, tecnologie quantistiche. Questi e molti altri sono i settori di appartenenza delle 19 startup che stanno partecipando alla terza edizione di Trentino Startup Valley, il programma di accelerazione di Trentino Sviluppo e della Fondazione Hit – Hub Innovazione Trentino dedicato alle nuove idee imprenditoriali italiane ad alto contenuto innovativo. La prima fase del percorso di accelerazione, chiamato Bootstrap, si concluderà a fine maggio con il Demo Day, che consiste in un importante momento di confronto con una giuria espressione del mondo dei mentor e dei business angel. I team che supereranno con successo questo test di sbarramento accederanno alla seconda fase di Trentino Startup Valley, detta Validation, durante la quale un pool di coach dedicati e un nuovo pacchetto di lezioni personalizzate li aiuterà a lanciare sul mercato il loro prototipo, prodotto o servizio.
Le startup della terza edizione
Scelte per la loro scalabilità, innovatività e pertinenza rispetto ai nuovi indirizzi di specializzazione intelligente della Provincia autonoma di Trento (Smart Specialisation Strategy - S3) in un bacino di oltre 40 candidate provenienti da tutta Italia, le squadre per il 32% sono a guida femminile e per l’80% si sono formate nei centri di ricerca trentini, in particolare in:
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Fondazione Bruno Kessler
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Centro interdipartimentale Mente/Cervello (Cimec)
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Dipartimento di Ingegneria Industriale (Unitreno)
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Dipartimento di Biologia Cellulare, Computazionale e Integrata (Cibio - Unitrento)
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Dipartimento di Fisica (Unitrento)
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Dipartimento di Economia e Management (Unitrento).
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Tra le variegate idee di business che i team si propongono di portare sul mercato troviamo un sistema digitale per supportare gli alunni con discalculia, un reggiseno postoperatorio su misura per le donne che hanno subito la mastectomia, un kit per la rimozione sicura dei tatuaggi, nuovi tool al servizio degli agricoltori, test salivari per un rapido riconoscimento delle malattie infettive, esoscheletri e braccia robotiche per migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità e un allevamento di insetti per contrastare la malnutrizione.
Le startup si presentano
La prima fase del percorso: il Bootstrap
Dopo aver affrontato assieme a esperti e tutor dedicati i temi della value proposition, dell’analisi di mercato e definizione del target market, delle strategie di comunicazione e customer acquisition, dei revenue models e business model canvas e della costituzione della società e sostenibilità dell’attività, i team – per un totale di 70 ricercatori e innovatori coinvolti – in questa seconda metà del Bootstrap approfondiranno alcuni aspetti giuridici e finanziari, come le questioni legate alla proprietà intellettuale, il fundraising, la pianificazione finanziaria e il business plan.