Giovedì 2 settembre ritorna ResearcHERs Power, il ciclo di webinar coordinato da HIT - Hub Innovazione Trentino per stimolare il dialogo sui filoni di ricerca d’avanguardia con un panel di eccellenze tutte al femminile che hanno fatto delle hard science la propria professione. In questo nuovo appuntamento, che è aperto a tutti gli interessati e che si terrà online dalle 13.00 alle 14.00, si parlerà di “Resilienza energetica e decarbonizzazione”.
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Un passo in più verso la transizione ecologica
La transizione ecologica è probabilmente la sfida più importante di questo secolo. Dall’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile al Green Deal europeo, fino alla Missione 2 del PNRR dal titolo “Rivoluzione verde e transizione ecologica”, le agende strategiche internazionali, europee e nazionali hanno definito obiettivi sempre più ambiziosi per supportare il cambio di paradigma richiesto dalla decarbonizzazione. La transizione verso un sistema energetico più sostenibile non si risolve però dall’oggi al domani, con l’abbandono improvviso delle fonti fossili: il processo va gestito garantendo l’efficienza, la stabilità e la resilienza delle reti. É in questo quadro che si inseriscono le tecnologie innovative per il sequestro e lo stoccaggio di CO2, per la produzione di idrogeno verde e per la valorizzazione delle biomasse a fini energetici. A immaginare i possibili scenari energetici ci penseranno:
- Daniela Bona (Biologa, Unità Risorse ambientali energetiche e zootecniche, Fondazione Edmund Mach)
- Chiara Pellegrini (Project & Knowledge Manager, Sustainable Energy Center, Fondazione Bruno Kessler)
- Claudia Vivalda (Direttore della Segreteria Tecnica del Cluster Tecnologico Nazionale Energia)
ResearHERs: la scienza tutta al femminile
ResearcHERs Power nasce con l’obbiettivo di promuovere il dialogo alla pari sui filoni di ricerca d’avanguardia, dando voce ad eccellenze femminili provenienti dal mondo scientifico internazionale. Le protagoniste degli incontri esplorano le opportunità e i principali trend di alcuni ambiti di ricerca che rientrano sotto il cappello delle cosiddette "scienze dure", ovvero innovazione tecnologica e nuovi materiali, salute e imprenditorialità, agritech, intelligenza artificiale. Il filo conduttore degli interventi sarà quello di tentare di rispondere a una domanda semplice e volutamente provocatoria: il presente in cui ci troviamo e il futuro che stiamo disegnando, sarebbero gli stessi se cinquant’anni fa uomini e donne avessero avuto pari voce in capitolo nel mondo scientifico?