Microsoft, Samsung, Philips, Delonghi, Pirelli, DHL, Lavazza. Cos’hanno in comune questi colossi mondiali, oltre al fatto di essere leader di mercato nel proprio settore di riferimento? Utilizzano una tecnologia trentina per migliorare i propri prodotti e avvicinarsi alle esigenze dei clienti. Stiamo parlando di Wonderflow, azienda che si occupa di analizzare i commenti dei consumatori sui principali siti di e-commerce e che, grazie alla sua carica innovativa e all’unicità dei servizi che offre, nei soli ultimi tre anni è riuscita ad attirare investimenti internazionali per un totale di 3,5 milioni di euro.
Wonderflow: Trento – Amsterdam e ritorno
Wonderflow nasce come startup durante TechPeaks, il programma ideato dalla Provincia autonoma di Trento con l’obbiettivo di mettere in contatto giovani talenti e aiutarli nella creazione di nuove idee imprenditoriali. È il 2013 e Riccardo Osti, Giovanni Gaglione e Michele Ruini si conoscono e decidono di unire le proprie forze per far nascere la nuova impresa. L’idea funziona bene e l’anno successivo vengono selezionati dall’acceleratore olandese Rockstart, che li accoglie sotto la propria ala. I tre fondatori decidono quindi di trasferirsi ad Amsterdam, dove tuttora l’azienda ha sede legale. In poco tempo aumentano i clienti e i collaboratori (ad oggi sono 100, per il 60% donne e provenienti da circa 15 paesi). La startup si sta trasformando in una scale-up. Quando nasce l’esigenza di creare un ufficio di Ricerca e Sviluppo, il pensiero va subito al Trentino.
Wonderflow e il Trentino
Centri di ricerca di eccellenza riconosciuti in tutto il mondo, una rete territoriale efficiente ed aperta e una politica economica provinciale improntata allo sviluppo delle imprese sono le principali ragioni che spingono Wonderflow a tornare sui propri passi, nel territorio che le aveva permesso di nascere. Nel 2018 ritornano quindi a Trento e si insediano a HIT – Hub Innovazione Trentino, che fornisce loro gli spazi per l’ufficio e una preziosa consulenza. A Trento lavorano ad oggi circa 30 persone, che si occupano di sviluppare tutta la parte tecnologica di Wonderflow. Sono suddivisi in tre team: il team di prodotto, composto da sviluppatori software e designer; i linguisti, che si occupano della parte di intelligenza artificiale per l’analisi dei dati per riconoscere le opinioni nei commenti degli utenti; e il team di project manager, che si occupa di coordinare l’ufficio.
«Il team che Wonderflow ha creato in Trentino è assolutamente internazionale. Per noi è motivo di orgoglio sapere di aver creato un sistema di accoglienza che dà i suoi frutti anche a medio e lungo termine».
Marco Senigalliesi, Responsabile Area Accelerazione e Startup Hit - Hub Innovazione Trentino
Microsoft e gli investimenti
La tecnologia sviluppata da Wonderflow fa gola a tanti e dal 2018 al 2020 l’azienda è riuscita ad attirare capitali da finanziatori esterni e venture capital per un totale di 3,5 milioni di euro. Una fonte importante di sviluppo, non solo economico-finanziario, ma anche di competenze.
«Nell’ultimo round di investimenti si è unito al nostro gruppo di investitori anche Jan Bannink. Lavora nel board di Coca Cola e ci può quindi trasmettere una grande esperienza e capacità di gestire e far crescere l’azienda nel modo migliore».
Giovanni Gaglione, CTO Wonderflow
Fra le collaborazioni più fruttuose troviamo quella con Microsoft, annunciata dall’azienda a fine ottobre 2020. La partnership prevede l’inserimento delle funzionalità di analisi del feedback dei consumatori nell’applicazione Microsoft Dynamics 365 Customer Voice.
La storia di Wonderflow nel video di Invest in Trentino
Giovanni Gaglione e Marco Senigalliesi raccontano nascita e sviluppo dell'azienda che sta attirando l'interesse delle più grandi multinazionali del mondo.