
Dopo il Festival dell’Economia e il Forum per la Ricerca, l’1 e 2 luglio a Trento si è tenuto il “Trentino Economic Forum”, un confronto tra ospiti di spicco della politica, delle istituzioni, delle categorie economiche, del mondo universitario e della ricerca su temi che stanno preoccupando le imprese. “Imprese e territorio davanti a un mondo nuovo” è stato, infatti, il sottotitolo che ha ispirato le riflessioni dei relatori.
I fattori di incertezza in questo momento sono molteplici e complessi e stanno a diversi livelli incidendo sui mercati e sulle filiere: i conflitti in Ucraina e in Medioriente, le scelte commerciali degli Usa e l’ombra dei dazi, normative comunitarie non sempre d’aiuto, l’intelligenza artificiale che incombe e l’ormai annoso problema della fuga dei talenti.
L’obiettivo delle due giornate del forum è stato quindi quello di comprendere il peso specifico dei cambiamenti globali in atto, per permettere alle imprese di reagire e di non farsi trovare impreparate nel panorama economico che si sta delineando.
L’evento è stato ideato dall’assessore allo sviluppo economico, lavoro, famiglia, università e ricerca, con funzioni di vicepresidente della Provincia autonoma di Trento, Achille Spinelli, che ha potuto contare sul contributo scientifico del presidente dell’Università di Trento, Franco Bernabè, e sulla collaborazione organizzativa di Trentino Sviluppo.
«Questo momento di incontro e confronto sui grandi temi del nostro tempo è nato parlando con persone d’impresa che stanno vivendo una situazione di grande incertezza. Il Trentino è un territorio piccolo, ma desideroso di condurre al meglio il proprio sviluppo, con la consapevolezza che cambiano i consumi e le tecnologie e la necessità di orientare le leve più efficaci per fortificare il nostro sistema economico. Siamo consapevoli che affrontare questi temi richiede un impegno corale, anche da parte della pubblica amministrazione che deve essere più innovativa e dinamica rispetto al passato».
Achille Spinelli, vicepresidente e assessore allo sviluppo economico, lavoro, famiglia, università e ricerca della Provincia autonoma di Trento
I temi e i relatori al tavolo
Due le tavole rotonde con relatori di primo piano su temi diversi ma complementari che si sono svolte nella cornice dell’ITAS Forum:
- gli impatti degli accadimenti geopolitici internazionali sul sistema Trentino
- il ruolo strategico della ricerca e dell’innovazione per lo sviluppo del Trentino
La tavola rotonda del 1° luglio “Gli impatti degli accadimenti geopolitici internazionali sul sistema Trentino” è stata moderata da Luca Orlando, giornalista de Il Sole 24 Ore, e ha visto la discussione tra:
- Fabio Tamburini | direttore Il Sole 24 Ore
- Franco Bernabè | presidente Università di Trento
- Federico Fubini | vicedirettore Corriere della Sera
- Lucio Caracciolo | direttore Limes
- Francesco Giovazzi | docente Università Bocconi
- Marco Fortis | direttore e vicepresidente Fondazione Edison
- Sondra Faccio | docente in Studi Internazionali Università di Trento
- Chiara Tomasi | docente di Economia e Magaement Università di Trento
Il 2 luglio, un altro giornalista de Il Sole 24 Ore, Luca De Biase, ha moderato la tavola rotonda dal titolo “Il ruolo strategico della ricerca e dell’innovazione per lo sviluppo del Trentino” con i relatori:
- Fabio Tamburini | direttore Il Sole 24 Ore
- Franco Bernabè | presidente Università di Trento
- Mario Calderini | docente PoliMi e presidente Comitato per la Ricerca e l’Innovazione Provincia autonoma di Trento
- Ferruccio Resta | presidente Fondazione Bruno Kessler
- Marco Trombetti | CEO Translated e Pi Campus
- Marco Calandra Bonaura | docente Fisica Università di Trento
- Anna Cereseto | docente dipartimento CIBIO Università di Trento
- Paolo Giorgini | docente DISI Università di Trento
Le riflessioni emerse dal Trentino Economic Forum
Diversi i punti focali emersi dal Forum. Dobbiamo abituarci ad un mondo che non è più multilaterale come siamo stati abituati dal dopoguerra, la Cina non è più quella dei prodotti di seconda categoria bensì un paese all’avanguardia nella produzione e nella ricerca in ambito digitale mentre l’America pare non essere più la culla dei valori liberali. L’Italia conserva il proprio spazio competitivo: se escludiamo gli autoveicoli che rappresentano l’8% del commercio, l’Italia è il quarto esportatore globale per il restante 92% del commercio mondiale. Uno dei consigli emersi in modo trasversale è stato quello di puntare alle eccellenze, a ciò che ogni territorio e ogni impresa sa fare bene per potersi distinguere. In questo, il Trentino può puntare sulla produzione di macchine speciali, sui prodotti lattiero caseari, sulla produzione di frutta lavorata e frutta fresca.
Gli investimenti in Ricerca & Sviluppo e per il trasferimento tecnologico sono un altro punto di eccellenza del Trentino, con la consapevolezza che innovazione e ricerca vanno di pari passo e che il trasferimento tecnologico si sta evolvendo in un rapporto di sempre maggiore complicità tra università, mondo della ricerca e imprese.
Per questo il Trentino è stato da più parti descritto come un territorio che sa accogliere i giovani talentigrazie ad un’alta qualità della vita e alla presenza di un’università e di centri di ricerca di levatura internazionale, come il Cibio, Fondazione Bruno Kessler, il Dipartimento di Ingegneria e Scienza dell’Informazione e il Dipartimento di Fisica dell’Università di Trento che erano rappresentati alla tavola rotonda.
Molti anche i punti di connessione con la Carta di Rovereto 2025, presentata a giugno al termine del Forum per la Ricerca. Tra questi il desiderio della Provincia di stimolare l’attrazione di aziende ad alta intensità di R&S e di puntare sul trasferimento tecnologico, la necessità di investire sulla formazione manageriale dei ricercatori e sull’attrazione di talenti, il potenziamento di incubatori come catalizzatori della collaborazione tra mondo accademico e industria.
Nei prossimi mesi si attende il report della prima edizione del Trentino Economic Forum che ha l’ambizione di diventare un appuntamento annuale.